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LOBBY
Gruppo di interesse o di pressione. Nel sistema politico statunitense, persone, gruppi o associazioni che cercano di influenzare la legislazione a loro vantaggio. La denominazione deriva dall'uso dei corridoi (in inglese, lobby) degli edifici parlamentari come luoghi per incontrare i rappresentanti delle assemblee legislative e influenzarne le decisioni. Il diritto di persuasione si basa sul primo emendamento alla Costituzione americana dove si afferma che il Congresso non promulgherà alcuna legge che limiti il diritto del popolo a inviare petizioni per ottenere la riparazione dei torti subiti. Tale attività è regolamentata da un'apposita legge del 1946 (Lobbying Act) ed è pubblica e palese. Tra le lobby compaiono gruppi economici di varie dimensioni, gruppi professionali e di mestiere, sindacati operai, associazioni formate da minoranze etniche e religiose ecc. Molte di queste mantengono dei rappresentanti permanenti a Washington per seguire da vicino l'attività legislativa e politica. Il fenomeno delle lobby, benché regolato dalla legge, suscitò molte accuse di corruzione e si rivelò spesso un fattore di degenerazione del processo democratico. Allo stesso tempo tale sistema, se rigorosamente regolamentato e ispirato a criteri di trasparenza, è considerato un necessario strumento di stabilità e di crescita politica, adatto a rappresentare la mobilità e variabilità di interessi di società complesse come quelle dei paesi industrialmente avanzati, non esauribili all'interno di un sistema politico bipartitico.
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